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Claudio Baglioni - Q.P.G.A. - L'album, il concerto, il libro, il film |
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Claudio Baglioni - Q.P.G.A. - L'album, il concerto, il libro, il film
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Si chiama “QPGA 2008 Opera Pop” (Questo Piccolo Grande Amore) il progetto che vede un doppio album, un concerto, un film e un romanzo raccontare - da quattro punti di vista narrativi e attraverso linguaggi, tecniche, strumenti scenici e rappresentativi di quattro diverse forme d'arte - l'incanto di una piccola grande storia d'amore, sospesa tra il sogno degli anni '60 e il risveglio, difficile e a tratti doloroso, degli anni '70.
La vicenda narrata è ispirata alla storia raccontata da uno degli album simbolo del pop italiano: “Questo Piccolo Grande Amore”. Un album, concepito da Claudio Baglioni tra il '70 e il '71 e uscito nel '72 per la RCA, la cui title track è uno dei più grandi successi italiani di sempre, votato “canzone del secolo” a Sanremo nel 1985 e citato da www.hitparadeitalia.it come il più venduto di tutti i tempi in Italia.
L'album. Si chiamerà “Q.P.G.A. 2008”, uscirà in autunno, sarà un doppio album - prodotto da Bag Music e distribuito da Sony/Bmg – e conterrà 36 pezzi: i 15 che facevano parte del concept album originale, una serie di brani che, a suo tempo, non trovarono posto nell'ellepì , alcune tracce ritrovate, idee di brani composti allora ma mai realizzati prima, e temi di canzoni nuove. Tutto il materiale è stato riscritto, riarmonizzato, riarrangiato, risuonato e reinterpretato da Baglioni, con la sensibilità, la profondità, la maturità di un grande artista e la forza di tutta la musica respirata, prodotta e realizzata dal musicista romano in questi quaranta anni di attività. Non una semplice rilettura, ma una vera e propria “scrittura”, per l'esigenza artistica di restituire ad un progetto sino ad oggi “incompiuto” il senso e il respiro originale, allargandone gli orizzonti interpretativi ed espressivi, attraverso l'inserimento di nuovo materiale, nuovi testi, nuove sonorità, nuove ambientazioni musicali, nuove interpretazioni vocali.
Una nuova super-produzione, per un universo sonoro intenso ed emozionante, nel quale la storia d'amore che ha appassionato più di una generazione trova, per la prima volta, tutto il respiro narrativo, l'ampiezza tematica e la profondità di campo che, fino ad oggi, aveva lasciato intravedere solo in filigrana e che solo un grande artificiere di sogni come Claudio Baglioni poteva riuscire a rivelare, donando nuovo e più intenso splendore ad un grande capolavoro del pop italiano. Due ore di grande musica d'autore, che ci accompagnano alla scoperta dell'ultimo grande sogno di una generazione sospesa tra incanto e disillusione.
Il concerto. Un giro di rappresentazioni straordinarie in tre grandi città italiane (Milano, Roma, Napoli) per presentare, in anteprima assoluta e in veste di “oratorio” (nel senso di esecuzione musicale presentata in forma narrativa, ma senza rappresentazione scenica teatrale), questa nuova “opera pop” nella quale parole, musica e immagini si fondono per raccontare, in forma inedita e assolutamente innovativa, la storia narrata nell'album del ‘72. Oltre due ore e mezza di grande musica dal vivo, in un unico grande tempo scenico senza interruzioni, con il supporto evocativo delle immagini di un “music-movie” - una sorta di grandioso “videoclip” – nel quale alcune sequenze tratte dal film QPGA, montate con taglio creativo e a tempo di musica, vengono proiettate su un gigantesco schermo “ciclorama”. Un vero e proprio “concept-concert”, impreziosito da una grande festa finale nella quale Baglioni e la sua band eseguiranno gli “Altri amori”: alcuni tra i più grandi successi dello straordinario repertorio del musicista romano.
Il film. Il nostro Paese - colto nella confusa stagione di mezzo tra la coda del sogno rivoluzionario del '68 e i primi segnali del disincanto degli anni '70 - e due ragazzi - Giulia (all'ultimo anno di liceo classico) e Andrea (al primo di architettura) - che vivono il violento turbinare delle emozioni del primo grande amore, nel difficile momento di passaggio tra adolescenza e maturità. Sono questi, in estrema sintesi, temi e protagonisti del film QPGA – prodotto da 11 Marzo Film, Aurora Film e Medusa Film, che curerà anche la distribuzione – che sarà nelle sale a l'11 Febbraio 2009.
Due storie parallele - che in qualche modo si intrecciano e si riflettono, finendo col diventare l'una metafora dell'altra - che costituiscono “tessuto armonico” e “linea melodica” di un progetto che vede Baglioni, in coppia con Ivan Cotroneo, firmare per la prima volta un soggetto (anche questo ispirato alla vicenda narrata dal disco del '72) e una sceneggiatura cinematografica e che segna anche l'esordio del regista Riccardo Donna (al suo primo ciak cinematografico, ma con alle spalle un prestigioso cursus honorum in materia di fiction televisiva) e dei due protagonisti Emanuele Bosi e Mary Petruolo, alla loro prima grande produzione. Un “pop movie” – nel senso di un film ispirato ad una storia raccontata da un album di musica pop – fresco ed emozionante, girato nello straordinario teatro della “città eterna”, che si avvale di una colonna sonora indimenticabile, firmata Claudio Baglioni, nella quale si fondono atmosfere senza tempo e musiche originali e che si chiude con il nuovo brano: “Niente più”.
Il romanzo. Un viaggio intenso e appassionante nei territori, gravidi di emozione ma talvolta accidentati e impervi, della memoria, alla ricerca di identità personali, collettive e universali, tra interrogativi che ancora non hanno trovato risposta e sentimenti creduti dimenticati che tornano a bussare con prepotenza alla porta della coscienza. E' questo il senso ultimo della prima prova da narratore di Claudio Baglioni – “QPGA” il romanzo uscirà a fine novembre per Mondadori – che abbandona note e suoni, per affidarsi alla sola forza delle parole nude. E' il racconto di uno dei momenti-simbolo di ogni esistenza, quello nel quale l'incanto si spezza, il sogno svanisce e l'uomo resta solo con se stesso ad affrontare l'impatto con la nuda realtà della vita.
In questo caso, in particolare, l'infrangersi del grande sogno d'amore adolescenziale di Giulia e Andrea diviene metafora di un'Italia che vede svanire l'illusoria felicità del miracolo economico e avvicinarsi uno dei decenni più difficili della sua storia. Un passaggio di stato che, a sua volta, si colloca nel momento del risveglio di un pianeta che ha creduto nelle positive istanze del cambiamento, ma che si trova a fare i conti con un presente duro, cinico, eticamente instabile e profondamente diverso da quello che, forse con un eccesso di ingenuità, aveva immaginato. Presenti alla conferenza stampa anche Rudy Zerbi (Presidente di Sony Bmg Italia), Giampaolo Letta (Amministratore Delegato e Vice Presidente di Medusa Film), Ferdinando Salzano (Amministratore Delegato di Friends&Partners Group), Gabriella Ungarelli (Direttore Editoriale di Mondadori).
(Fotoservizio Fabrizio Pacifici)
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