Il volume, particolarmente curato anche nell'impostazione grafica di copertina, racchiude le interviste dell'autrice a dieci tra gli scrittori italiani più interessanti e coinvolgenti, equamente divisi per parità di genere. Cinque autrici: Teresa Ciabatti, Viola Di Grado, Chiara Gamberale, Lisa Ginzburg, Nadia Terranova. E altrettanti autori: Roberto Cotroneo, Marco Missiroli, Andrea Pomella, Luca Ricci, Emanuele Trevi.

Storie di vita privata e professionale con la forza discreta ma altresì penetrante di entrare nel vivo dei pensieri di scrittori che spesso raccontano tra le righe delle proprie opere la loro stessa esistenza. Dunque, una capacità non comune, quella di Mariagloria Fontana, nell'entrare nel vivo dei personaggi che diventano in qualche modo coautori del messaggio contenuto nell'azzeccatissimo titolo della pubblicazione: “Affari di libri”. Perché ci sono quelli di cuore, quelli di lavoro, quelli mai chiariti e quelli in parte dimenticati o rimossi: insomma, c'è il succo delle dinamiche esistenziali del genere umano e la scelta degli scrittori intervistati non è affatto casuale, arrivando a comporre un quadro d'insieme accattivante e coinvolgente, realizzato con i tempi di una cronista di razza del nostro tempo.

Non a caso, Mariagloria Fontana - che è giornalista e conduttrice radiofonica - ha incontrato e conosciuto a fondo i dieci scrittori intervistati all'interno del suo programma così come a microfoni spenti, nell'analisi di voci libere per scoprire una verità riferibile a molti, e da tutti quantomeno assimilabile. Con elegante approccio per ciascuno scrittore, l'autrice ha voluto fornire una connotazione, ognuna diversa dall'altra. Partiamo dalle donne: per Teresa Ciabatti “l'autocritica feroce, spietata, e il mettersi in gioco”; per Viola Di Grado “la capacità di essere qui e altrove contemporaneamente, un'ubiquità esistenziale”; per Chiara Gamberale “il rapporto con i suoi lettori”; per Liza Ginzburg “la capacità di analisi”, per Nadia Terranova “lo spessore emotivo”. Passiamo agli uomini: per Roberto Cotroneo “la misura”; per Marco Missiroli “la determinazione”; per Andrea Pomella “la lucidità”; per Luca Ricci “l'istrionismo”; per Emanuele Trevi “la profondità della sua scrittura.

Un libro da interpretare con attenzione, poiché offre la possibilità di definire il ruolo dello scrittore delle letteratura contemporanea, senza dimenticare il contributo della narrazione del passato, alla ricerca di un nutrimento dell'anima. “Per farlo - sostiene con forza Mariagloria Fontana - è necessario leggere di più”.
(Marino Collacciani per Eventiroma.com)