Punta il dito sull’attualità, come sempre, Grazia Scuccimarra che torna al teatro Nino Manfredi dal 20 al 22 febbraio per un week end all’insegna del divertimento e della riflessione. Quella della Scuccimarra è una satira pura, dal ritmo incalzante, semplice e diretto, mai banale. Un testo arguto, a volte micidiale che va dritto al sodo e pesca nel quotidiano, nel paradosso nel quale, soprattutto in questi ultimi anni, è piombato il Bel Paese. E pescando nel quotidiano, Grazia Scuccimarra ci parla di politica e delle sue contraddizioni, di giovani e meno giovani, di donne e di uomini spesso costretti a subire decisioni prese dall’alto e che contrastano con il tran tran di tutti i giorni. In “Chiedo i danni”, l’attrice e autrice, la “ragazza degli anni ’60, diverte e coinvolge. Il suo è più di un monologo; è estro, ricerca della verità attraverso l’ironia. È un tourbillon di voce, musica, gesti e parole senza eguali. E parlando del disagio umano lo fa con la sua consueta verve e con la classe che l’ha sempre contraddistinta. Merito di una acuta osservazione e di un altrettanto modo acuto di trarre le conclusioni e porgerle al pubblico. Conclusioni e quindi tirare le somme e alla fine Grazia “chiede i danni”.